France
Paris
Switch to your local agency
Retour au menu
Nella seconda metà del XV secolo, con lo sviluppo della stampa a caratteri mobili, Venezia diventa uno dei principali centri nell’arte della tipografia. Basti pensare al pregevole lavoro di Francesco Griffo per il Bembo, carattere studiato alla fine del 1400 per il “de Aetna” di Pietro Bembo, da cui appunto prende il nome.
Quello che però viene associato all’eleganza senza tempo di stampo italiano è un carattere nato qualche secolo dopo a Parma, il Bodoni. Anche in questo caso il nome del carattere è associato a un cognome, quello di Giambattista Bodoni, cuneese di nascita e parmense di adozione. Bodoni nasce nel 1740 da una famiglia di tipografi e dopo gli anni di formazione tra Saluzzo e Roma si trasferisce a Parma, dove diventa direttore della Tipografia Reale.
La sua sensibilità artistica, unita a una grande capacità tecnica, lo spingono a sperimentare nuove forme tipografiche di ispirazione francese.
Partendo dal lavoro di Pierre-Simon Fournier, ripreso anche da Firmin Didot, Giambattista Bodoni realizza nel 1798 il suo carattere, le cui caratteristiche principali risiedono nell’estremo contrasto, nelle grazie molto sottili e nella perpendicolarità delle stesse rispetto alle aste verticali.
Queste caratteristiche vengono rese possibili anche grazie al progresso delle tecniche di stampa e ad una migliore qualità della carta, che permette l’utilizzo di tratti molto sottili, senza che questi scompaiano.
Il Bodoni diventa rapidamente il nuovo standard di riferimento per l’eleganza tipografica, al punto che quasi ogni stamperia realizza una sua versione del bodoni, senza però raggiungere mai l’eleganza dell’originale.
Il nuovo carattere, per la modernità che introduce, verrà identificato come un “graziato moderno“, definizione tuttora in uso per indicare i caratteri di matrice bodoniana come il Didot, in opposizione ai “graziati classici” o “veneziani” come il Bembo e ai “graziati transizionali” come il Baskerville.
I principi sui quali si fonda il carattere vengono illustrati dallo stesso Bodoni nel suo “Manuale Tipografico”:
Grazie alla sua arte il tipografo piemontese rende Parma la capitale mondiale della stampa di fine ‘700. Il legame con la città è così forte che nel 1963, in occasione dei 150 anni dalla sua morte, viene inaugurato il Museo Bodoniano, il più antico museo della stampa in Italia.
Negli oltre duecento anni di storia il Bodoni subisce diverse interpretazioni da parte delle principali fonderie. Tra le più importanti ci sono quelle ad opera della American Type Founders (1907), della Bauer (1926) e della International Type Corporation (1994), che pur ispirandosi al disegno originale, presentano caratteristiche stilistiche che le rendono chiaramente distinguibili.
Anche il noto designer Massimo Vignelli, grande estimatore del Bodoni, nel 1989 realizza una sua versione del carattere in collaborazione con Tom Carnase, l’Our Bodoni. Vignelli peraltro, convinto che l’enorme proliferazione di caratteri digitali produca solo inquinamento visivo, nel 1991 organizza una mostra dei suoi lavori, dimostrando che tutti i progetti possono essere affrontati usando solo pochi caratteri di base. Inutile dire che insieme all’Helvetica, al Futura e a pochi altri illustri caratteri, Vignelli include proprio il Bodoni nella sua lista.
Tra i tanti utilizzi del Bodoni, o di sue strette derivazioni, si possono annoverare le identità di Valentino, Vogue, Armani, Dior, Calvin Klein, Elle.
Ma non è solo l’universo legato alla moda che fa uso del Bodoni. Anche in ambito musicale il carattere conosce una certa popolarità: da Bruce Springsteen ai Nirvana, fino ad arrivare a Lady Gaga.
Lo stile bodoniano è stato protagonista anche del processo di rebranding dei ristoranti e bistrot Langosteria studiato da Cba. Partendo dalla necessità di esprimere un livello di premiumness più alto, in linea con il nuovo posizionamento del brand, è stato infatti scelto proprio un carattere di stampo bodoniano come carattere di riferimento. Oltre ad essere utilizzato nella composizione del logotipo, il carattere è diventato parte integrante del nuovo linguaggio visivo della marca, conferendole statura ed eleganza.
Anche il Type Director Club ha riconosciuto il pregevole uso fatto del carattere, assegnando al progetto editoriale “Rivoluzione Langosteria” l’ambizioso certificato d’eccellenza tipografica.
Tra gli ultimi celebri usi del Bodoni c’è anche quello relativo all’identità di Zara. La nota casa di abbigliamento spagnola, infatti, nel 2019 ha puntato proprio sul Bodoni per dare nuovo lustro ai suoi oltre 2000 negozi sparsi in 93 paesi del mondo, a dimostrazione che il carattere rimane una scelta sempre attuale, nonostante i suoi oltre 200 anni di vita.
Giuseppe Mascia, Creative Director at CBA
© CBA DESIGN 2022 – CB’A Srl 05940620965
Privacy Overview
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
aka_debug | session | This cookie is set by the provider Vimeo.This cookie is essential for the website to play video functionality. The cookie collects statistical information like how many times the video is displayed and what settings are used for playback. |
pll_language | 1 year | This cookie is set by Polylang plugin for WordPress powered websites. The cookie stores the language code of the last browsed page. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
_gat | 1 minute | This cookies is installed by Google Universal Analytics to throttle the request rate to limit the colllection of data on high traffic sites. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
_ga | 2 years | This cookie is installed by Google Analytics. The cookie is used to calculate visitor, session, campaign data and keep track of site usage for the site's analytics report. The cookies store information anonymously and assign a randomly generated number to identify unique visitors. |
_gid | 1 day | This cookie is installed by Google Analytics. The cookie is used to store information of how visitors use a website and helps in creating an analytics report of how the website is doing. The data collected including the number visitors, the source where they have come from, and the pages visted in an anonymous form. |
CONSENT | 16 years 4 months 25 days 12 hours | These cookies are set via embedded youtube-videos. They register anonymous statistical data on for example how many times the video is displayed and what settings are used for playback.No sensitive data is collected unless you log in to your google account, in that case your choices are linked with your account, for example if you click “like” on a video. |
vuid | 2 years | This domain of this cookie is owned by Vimeo. This cookie is used by vimeo to collect tracking information. It sets a unique ID to embed videos to the website. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
IDE | 1 year 24 days | Used by Google DoubleClick and stores information about how the user uses the website and any other advertisement before visiting the website. This is used to present users with ads that are relevant to them according to the user profile. |
test_cookie | 15 minutes | This cookie is set by doubleclick.net. The purpose of the cookie is to determine if the user's browser supports cookies. |
VISITOR_INFO1_LIVE | 5 months 27 days | This cookie is set by Youtube. Used to track the information of the embedded YouTube videos on a website. |
YSC | session | This cookies is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos. |
yt-remote-connected-devices | never | These cookies are set via embedded youtube-videos. |
yt-remote-device-id | never | These cookies are set via embedded youtube-videos. |