L’acquisizione di Grandi Pastai operata dal gruppo Di Martino ha spalancato la possibilità per il brand Antonio Amato di entrare nel mercato della pasta fresca, ripiena e surgelata.
Abbiamo affiancato il brand per progettare la strategia di design utile ad affrontare questo nuovo mercato. Lo stile e il sapore salernitano e mediterraneo hanno influenzato il design delle confezioni e la progettazione dello stand per il Cibus di Parma.
La pasta fresca ripiena
La linea di pasta ripiena si caratterizza per ricette che nascono dalla tradizione mediterranea, portando nel mercato le radici di Antonio Amato. Le confezioni, dei doypack pensati per essere esposti sia appesi che appoggiati, sono caratterizzate dalle ceramiche decorate su cui sono appoggiati gli ingredienti, fotografati in maniera spontanea e genuina. Si crea così un racconto visivo leggero e coinvolgente che trasporta chi guarda dentro una cucina salernitana durante il momento di preparazione della ricetta.
Le bombette
Antonio Amato si presenta nella sua veste più giovane e informale con le Bombette, un prodotto nato per l’aperitivo o per una condivisione golosa. L’identità che abbiamo dato al prodotto, a partire dalla creazione del nome, passando per l’impatto cromatico e lo stile illustrativo da lavagna”, è fortemente caratterizzata e parla in modo chiaro a un consumatore in cerca di uno sfizio gustoso e veloce.
Lo stand
Il palcoscenico per la presentazione dei nuovi prodotti freschi è stato la fiera Cibus di Parma. In questo contesto molto affollato abbiamo realizzato uno stand capace di enfatizzare al massimo la novità di prodotto e allo stesso tempo comunicasse chiaramente l’identità di Antonio Amato. La metafora alla base del progetto è quella della piazza, un luogo vivo e condiviso, dove trovare l’anima della costiera: la luce, i colori, il mercato con i suoi prodotti, i bar pieni di persone e voci, la vista sul mare e sulla natura rigogliosa. Delle bancarelle con cassette di verdura fresca affiancano il visitatore che entra nello stand, dando l’impressione di attraversare un mercato. Piccoli salottini, arredati come piccole terrazze, sono ai lati dello spazio. Sullo sfondo la cucina a vista e i frigoriferi del supermercato, dove trovare i prodotti in preparazione e in esposizione.
Il Pastificio Antonio Amato è stato fondato nel 1958 e acquisito nel 2012 dal Gruppo Pastificio Di Martino, che vanta un fatturato di 165 milioni di euro, 150 dipendenti e 7 impianti di produzione in 3 diverse regioni italiane, con una produzione annuale complessiva di 150.000 tonnellate di pasta, il 70% della quale viene distribuita in 45 paesi.